BONIFICA AMIANTO
Copert.eco Srl, sita a Cantù nella provincia di Como, è una società operante nel campo della rimozione dell’amianto e della bonifica dei siti contaminati.
Facendosi carico anche di tutte le pratiche burocratiche annesse a questo tipo di prestazione, Copert.eco Srl si occupa della completa eliminazione di questo pericoloso materiale, rilasciando una certificazione di avvenuta bonifica al termine dei lavori.
L’amianto |
L’amianto è un insieme di minerali inosilicati e fillosilicati fibrosi e cancerogeni, ottenuto in seguito a particolari processi idrotermali di bassa pressione e temperatura. Tipicamente composto da fibre singole, con un rapporto lunghezza-larghezza di almeno 3:1, l’amianto è inalabile secondo la normativa italiana. L’amianto è un materiale molto comune in natura, che in passato è stato largamente impiegato per la realizzazione di indumenti e di tessuti da arredamento. L’amianto, inoltre, era molto utilizzato come materiale da isolamento e costruzione. Tuttavia, se respirate, le polveri contenenti amianto causano patologie anche molto gravi, tra cui i tumori della pleura e il carcinoma polmonare. |
Il divieto in Italia
In seguito all’emanazione della Legge 257 del ’92, in Italia sono vietate la produzione, la lavorazione e la vendita dell’amianto e sono stabiliti i termini per la dismissione delle attività che un tempo trattavano questo pericoloso materiale.
Considerato il suo largo impiego nel settore edile, pertanto, è fondamentale che tutte le strutture costruite prima del 1992 siano sottoposte ad un’accurata verifica, che certifichi la completa rimozione di tutte le particelle di amianto.
La bonifica dell’amianto
Ci sono tre diverse modalità di bonifica dell’amianto: rimozione, incapsulamento e confinamento.
La procedura più utilizzata è la prima, la rimozione, in quanto elimina ogni fonte di esposizione ed ogni bisogno di attuare specifiche cautele rispetto alle attività svolte all’interno dell’edificio.
La ditta Copert.eco Srl effettua la rimozione, la bonifica e il conseguente smaltimento di:
(cemento amianto “eternit”, pluviali, grondaie, canne fumarie, comignoli, cisterne, etc.)
(coibentazioni, amianto spruzzato, guarnizioni, rivestimenti cisterne, etc.)
L’Eternit |
L’Eternit è un marchio registrato che lavora prodotti contenenti amianto, un tempo utilizzati nell’edilizia come materiali di copertura o di coibentazione. Il legame tra Eternit ed amianto inizia negli anni 60, quando la ricerca scientifica comincia a dimostrare come la polvere di amianto provochi l’asbestosi (malattia polmonare cronica) e una rara forma di cancro, il mesotelioma pleurico. Tuttavia, sino all’86, due aziende, tra cui l’Eternit, continuarono a produrre questo tipo di manufatti, disperdendo la polvere di amianto nell’ambiente, con gravissime conseguenze sugli operai che vi lavoravano, riscontrate anche molti anni dopo. La malattia, infatti, ha un tempo di incubazione molto lungo, che può raggiungere persino i trent’anni. |
Obblighi di legge
Se sei un privato, proprietario di un edificio che contiene manufatti con amianto, hai due obblighi di legge:
Se, invece, sei un datore di lavoro o un amministratore di condominio, oltre ai precedenti, hai i seguenti obblighi supplementari:
Lana Minerale |
Tra i numerosi servizi proposti dalla Copert.eco Srl vi è anche la scoibentazione dei manufatti isolanti e la bonifica delle Fibre Artificiali Vetrose (FAV), tra cui le lane minerali e le fibre ceramiche e refrattarie, presenti in grandi quantità in numerosi edifici dismessi e non. Se il cliente ha necessità di rimuovere materiali costituiti o contenenti FAV, lo staff tecnico di Copert.eco Srl effettua una verifica iniziale per valutare lo stato di conservazione dei manufatti e, se necessario, procede al prelievo di campioni per determinare se le fibre sono classificabili come pericolose oppure no. Successivamente, viene effettuata la rimozione delle lane minerali, operando sempre in conformità con le normative vigenti. |
Le FAV
cosa sono e quando sono pericolose?
Tra le FAV più comuni vi sono le lane di roccia e di vetro, usate per coibentare sia in ambito civile che industriale.
La classe di pericolosità è data da due caratteristiche: la composizione chimica ed il diametro medio delle fibre. Questi parametri permettono di classificare le fibre artificiali vetrose in tre gruppi.
Si passa da una fibra non pericolosa, al massimo irritante al contatto con la pelle in soggetti particolarmente sensibili, ad una fibra classificata come possibile cancerogena per gli esseri umani.
Per le FAV di vecchia generazione, se è stata conservata la scheda di sicurezza del materiale, ci si può attenere alle indicazioni qui riportate per capire quali metodi di intervento sono necessari per rimuovere i materiali, secondo le normative vigenti in materia di tutela della salute.
Il personale tecnico di Copert.eco Srl
è in grado di seguire il proprio cliente in tutte le fasi di gestione del problema
dall’individuazione della potenziale fonte di pericolo alla classificazione del materiale rinvenuto, sino alla completa bonifica con un team e i mezzi adeguati.