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Studio Gritti
Consulente del Lavoro, Gestione dei rapporti, Paghe e contributi, Attivazione tirocini
Consulente del Lavoro, Gestione dei rapporti, Paghe e contributi, Attivazione tirocini

CONSULENZA E GESTIONE

RAPPORTI LAVORATIVI




Il principale campo di specializzazione dello studio di Anita Gritti è la consulenza sul lavoro e la gestione delle relazioni tra dipendenti e datori di lavoro, dal punto di vista legislativo così come da quello economico.




Nel suo operato, infatti, il Consulente Anita Gritti prevede anche l’elaborazione delle paghe e dei contributi, la risoluzione dei contenziosi, la gestione del lavoro domestico e degli ammortizzatori sociali e l’assistenza nell’eventualità di verifiche ispettive da parte degli enti Asse.co.








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Il consulente del lavoro


Il consulente del lavoro è un professionista dal bagaglio di conoscenze ampio e variegato, che attinge alla giurisprudenza, all’economia ed alla finanza.



Questa figura professionale, infatti, si pone al fianco dei dipendenti di un’azienda nel rapporto tra di loro e con i sindacati, facendosi carico anche degli adempimenti ai quali ogni azienda italiana, per legge, è tenuta ad attenersi.



Per poter svolgere il mestiere del consulente del lavoro nel pieno rispetto delle normative, ogni soggetto è obbligato a superare il praticantato e l’Esame di Stato, cui segue l’iscrizione all’Albo dei Consulenti del Lavoro.


La figura professionale del Consulente del Lavoro è disciplinata dalla normativa n. 12 del 1979 e può esercitare anche come libero professionista.



Cosa fa un consulente del lavoro?


Il Consulente del Lavoro, generalmente, grazie al suo ampio e variegato bagaglio di conoscenze, gestisce i rapporti di lavoro all’interno di un’azienda, mediando la relazione tra datore e dipendente, comunicando con i centri dell’impiego, i sindacati, il giudice o anche un privato.




Le principali mansioni di un Consulente, in altre parole, sono così riassumibili:


Inquadramento dipendenti azienda

Assolvimento adempimenti previdenziali-assicurativi

Elaborazione paghe e contributi

Consulente in materia di lavoro e contenziosi



Il libero professionista


Si definisce libero professionista un lavoratore che svolge il proprio mestiere a favore di terze parti, prestando servizi mediante un lavoro intellettuale, ovvero basato sulle proprie conoscenze in materia.




Nonostante il libero professionista sia per definizione un lavoratore autonomo, dunque non assoggettato a un datore, talvolta può esercitare la propria professione in maniera subordinata. È il caso, ad esempio, di medici, geometri, avvocati o consulenti, tutte professioni sovente svolte da dipendenti o simili.







I Contributi



Si definisce “contributo” uno speciale tipo di tributo, cioè di prelievo di denaro ad un cittadino contribuente, nei confronti dello Stato.





I contributi rientrano nelle prestazioni imposte, di cui si tratta all’art. 23 della Costituzione italiana.In genere, si tende a utilizzarlo come sinonimo di tassa (cioè l’importo di denaro dovuto ad uno specifico servizio pubblico) o di imposta (dovuta, invece, al servizio sanitario nazionale).




Stipula contratto di assunzione


L’assunzione, in un rapporto di lavoro, determina l’inizio della prestazione professionale, concordata da datore di lavoro e dipendente attraverso un contratto firmato.



Il contratto di lavoro dipendente deve avere i seguenti requisiti:

  • Consenso di entrambe le parti

senza vizi da parte di nessuno dei due

  • Valido nella forma

(deve essere obbligatoriamente scritto nel caso di clausole)

  • Causa lecita

ovvero conforme alla legge ed al buon costume

  • L’attività lavorativa

cioè l’oggetto, dev’essere lecito, possibile, determinata o determinabile



Figura illustrativa Studio Gritti
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Licenziamento


Il licenziamento, invece, è un istituto di tipo giuridico che costituisce la conclusione di un rapporto di lavoro per iniziativa dell’azienda.


Si contrappone alle dimissioni, mediante cui il lavoratore dipendente rescinde il contratto volontariamente.


In Italia, il licenziamento può essere individuale (di un solo dipendente) o collettivo (di 2 o più dipendenti insieme).


Onde evitare licenziamenti illegittimi, ovvero non supportati da giusta causa, è prevista la tutela obbligatoria e, nei casi più estremi, la tutela reale.


La tutela obbligatoria riguarda il pagamento di una determinata somma di denaro al dipendente licenziato, mentre quella reale consente al lavoratore dipendente di recuperare il suo posto di lavoro in azienda.

Ammortizzatori sociali


Si definisce “ammortizzatori sociali” una serie di norme finalizzate al sostegno del reddito di quei cittadini che, involontariamente, si trovano disoccupati.



Le principali tipologie di ammortizzatori in Europa sono:

  • Sussidio di disoccupazione:

forma di assicurazione pubblica corrisposta solo a coloro i quali rispondano a specifici requisiti contributivi

  • Reddito minimo:

ha lo scopo di soddisfare almeno i bisogni elementari di un individuo e non dipende dai precedenti redditi



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