La
Cremazione
La pratica della cremazione ha origini antichissime: alcune popolazioni di un tempo, infatti, ritenevano che il fuoco fosse un agente purificante e che la cremazione, di conseguenza, mettesse luce nel passaggio del defunto in un altro mondo.
La cremazione nell’Europa occidentale è rimasta una pratica molto rara fino al Diciannovesimo secolo. Le cose iniziarono a cambiare con l’Illuminismo e l’ascesa di Napoleone Bonaparte, che gettò le prime basi delle attuali normative in materia di diritto cimiteriale.
Le ceneri derivanti dal processo di cremazione possono essere disposte nel cimitero, nelle tombe di famiglia oppure conservate in apposite urne. Un’ulteriore possibilità, concessa in Italia solo da qualche anno, è quella della dispersione delle ceneri.
La dispersione delle ceneri del defunto può avvenire solamente in zone predisposte all’interno dei cimiteri, in natura o in aree private ma aperte, previo consenso del proprietario.
Condizione obbligatoria affinché sia possibile procedere con la dispersione delle ceneri è la volontà chiaramente espressa dal defunto, trasmessa ai cari o documentata formalmente.