L’ ECOGRAFIA
è una metodica diagnostica non invasiva che, utilizzando ultrasuoni (onde sonore) emessi da particolari sonde appoggiate sulla pelle del paziente, consente di visualizzare organi, ghiandole, casi sanguigni, strutture sottocutanee ed anche strutture muscolari e tendinee in numerose parti del corpo.
Durante l’esecuzione dell’ecografia, l’area da esaminare viene inumidita con un apposito gel che consente una migliore trasmissione degli ultrasuoni attraverso il corpo umano.
A cosa serve
L’ecografia costituisce uno dei primi approcci allo studio del corpo umano, fatta eccezione della parte scheletrica e delle strutture interne alla scatola cranica. Gli ultrasuoni, infatti, non sono in grado di studiare le strutture ossee.
Le ecografie sono, invece, molto utilizzate per lo studio del collo (tiroide, linfonodi), dell’addome (fegato, reni, milza, pancreas, eccetera), della pelvi (vescica, utero, ovaie, prostata), delle vene e delle arterie (carotidi, aorta, eccetera), dell’apparato muscolare (muscoli, tendini, legamenti).
La RISONANZA MAGNETICA
è l’esame preferito per lo studio delle articolazioni poiché non comporta i danni biologici tipici delle radiazioni venendo utilizzato un campo magnetico che interagisce con onde radio di frequenze analoghe a quelle delle trasmissioni radiotelevisive. Anche per questo motivo può essere utilizzato con tranquillità anche nei bambini.
Le controindicazioni sono poche per cui l’accesso all’esame è garantito tranne rare eccezioni (portatori di pace-maker, clips metalliche endocraniche).
A cosa serve
Con la Risonanza Magnetica è possibile esaminare nei dettagli e completamente le diverse strutture articolari (la componente ossea cortico-midollare, la cartilagine, i menischi e le componenti capsulo-legamentose) rappresentando senza dubbio la tecnica più approfondita e completa.
Nei casi di patologia traumatica articolare la Risonanza Magnetica è la metodica che più di tutte è in grado di individuare lesioni di strutture, anche molto piccole, che altrimenti non sarebbero correttamente indagabili mediante radiografia.
Nello sportivo l’esame di Risonanza Magnetica è impiegato con frequenza sia in caso di traumi sia nelle lesioni da sovraccarico dei tendini e delle ossa, con la possibilità di monitorare nel tempo la guarigione.
Durante la terapia riabilitativa post-traumatica e post chirurgica il ricorso alla Risonanza Magnetica può essere risolutivo nella diagnosi delle complicanze qualora la ripresa della funzionalità articolare non sia soddisfacente.
Nel soggetto non sportivo e nell’anziano, in caso i primi esami radiografici/ecografici non diano una risposta esaustiva ad un dolore persistente, la Risonanza Magnetica può mettere in evidenza patologie altrimenti non individuabili.
Nelle malattie infiammatorie l’esame viene impiegato sia nella prima diagnosi che nel riconoscimento del riacutizzarsi dell’infiammazione, momento importante per instaurare la terapia a salvaguardia dei possibili danni osteoarticolari.
Esami di risonanza eseguiti:
RACHIDE – LOMBO SACRALE
ANCA
GINOCCHIO
CAVIGLIA
PIEDE
SPALLA
GOMITOA